Il Sambuco
Il Sambuco nasce come orticoltore a Viterbo nel 1984, fino a quando Paolo lascia la città nel 1991 e si trasferisce in campagna, dove tuttora vive e lavora: sulle colline della Tuscia, nella pittoresca Celleno.
Nel 1997 inizia la costruzione di un forno a legna e di un laboratorio per la lavorazione di cereali e prodotti da forno con il minor impatto ambientale possibile.
Tecniche sostenible
Ha scelto solo tecniche costruttive ecologiche. In questo modo si ottimizza la combustione nella stufa per utilizzare la legna in modo ottimale e ridurre le emissioni di Co2. I pannelli solari con accumulo producono l’energia elettrica e le farine vengono macinate in un mulino alimentato da turbine idroelettriche.
Tutti gli imballaggi sono ovviamente realizzati con materiali sostenibili.
Fermentazione naturale
Fermentazione naturale Utilizziamo la pasta madre, un processo di fermentazione naturale che si forma spontaneamente mescolando ripetutamente acqua e farina per la proliferazione di microrganismi (funghi microscopici, soprattutto saccaromiceti) benefici per l’organismo umano, in particolare la flora batterica intestinale ed epatica; Saccharomyces elypsoideus, ad esempio, ha la proprietà di combattere e contenere agenti patogeni come la salmonella che possono svilupparsi nel nostro sistema intestinale.
A differenza del lievito di birra, la pasta madre, che viene utilizzata per fare il pane, rende anche la crusca, la parte più nutriente del cereale, digeribile e assorbibile per il nostro organismo.
Le farine biologiche utilizzate per l’impasto del pane sono prodotte nel rispetto dell’ambiente e della materia prima, ovverosia sono privi di sostanze chimicamente tossiche pericolose per la salute.
Collaborazione per chilometri 0
Il team de Il Sambuco lavora con una rete di aziende locali per coltivare l’agricoltura biologica nel suo insieme.
La catena alimentare rimane completamente locale, il che significa ridurre i chilometri di trasporto a quasi 0 e proteggere i posti di lavoro locali