Annick
Annick andò in macchina dal Belgio a Lucca nel 2016. Con la sua bicicletta, che è ancora nel suo garage. Per rimanere in forma, non voleva bere alcolici. Ma non riusciva a trovare una bevanda (tranne l’acqua 😊) che trovasse sana e gustosa.
Ho iniziato con innumerevoli esperimenti nella mia cucina. In collaborazione con l’Università di Viterbo, abbiamo sviluppato un nuovo metodo di produzione del mosto d’uva: Con un contenuto alcolico molto basso, senza additivi sintetici, non pastorizzato. I nutrienti e l’aroma dell’uva sono così conservati.
Annick Bubbly Rose non è affatto lo spumante che conoscete. Ha solo 1,2% di alcol e ti fa scoprire ciò che un’uva può rivelare in termini di aromi nella prima fase della fermentazione.
La produzione utilizza l’idea millenaria della fermentazione, che in realtà è anche il metodo più ultramoderno ed efficiente dal punto di vista energetico per trasformare il cibo crudo. Questo metodo è usato anche nella produzione del Prosecco. L’unica differenza è che il processo di fermentazione viene interrotto quando si raggiunge l’1,5% di alcol.
È semplicemente puro e sano gusto. Un’alternativa alle bevande alcoliche tradizionali non è una tendenza di breve durata. Piuttosto, un elemento del cambiamento dello stile di vita delle persone; verso una maggiore consapevolezza della salute e del divertimento, mano nella mano.
Annick è sempre alla ricerca della perfetta combinazione di qualità e sostenibilità. Questo si riflette anche nella scelta di bottiglie in vetro riciclato con tappi a vite, in modo che il resto possa ancora essere goduto. O la scatola fatta a mano per la bottiglia magnum, realizzata con legni coltivati in modo responsabile.
Ci sono sempresogni per il futuro. Dalla conservazione dei vecchi vigneti e la diffusione delle tecniche biodinamiche, all’obiettivo di una produzione energeticamente neutra, al sogno di rendere Annick Bubbly un simbolo per tutti coloro che credono nell’armonia con la natura.
